giovedì 11 aprile 2013

SARAH BRIGHTMAN "DREAMCHASER"

Quattro anni dopo il suo notevole "Sinfonia" e il piacevole prodotto "A Winter Symphony", l'Angelo della musica, a 52 anni, ritorna con il suo nuovo undicesimo album, realizzato interamente in studio, intitolato "Dreamchaser". Sarah Brightman lascia il pop per un determinato periodo di tempo e si concentra cosi, sul suo lato classico, che prevede, di accompagnare la sua strana missione spaziale, ed è forse la migliore Opera Crossover mai realizzato. Nel corso  dei vari anni, ha molto civettato con musica da discoteca, prodotti fantastici per ambiente neo-musica classica, la musica rock, e anche le canzoni remixate in pista da ballo. Ma ho pensato che potrebbe aver perso il suo percorso. Sì, è un buon album di cover, ma il materiale è perfettamente scelto. Apertura con la splendida "Angel", registrato originariamente da Jerry Burns e co-scritta con Sally Herbert (violinista con "anni '90 della band Banderas), questo il tono dell'album, che rende perfettamente. Con la sua ansia e emozione, Sarah si eleva con la sua voce meravigliosamente in pieno supporto classico, mentre i battiti ambientali sembrano avvolgerci. Sarah Brightman canta il male, la canzone si basa in tutto il suo ambiente, sinfonica, la musica riesce ad aggiungere drammaticità e bellezza senza distruggere i testi. Bella "Ave Maria", scritto da Sally Herbert, e l'album del produttore Mike Hedges. Semplici momenti, che contribuiscono a dare all'album la sua luce e la sua ombra, non c'è dubbio che la fine di questo fantastico album sarà la colonna sonora per il suo imminente viaggio spaziale, la combinazione perfetta di musica pop e  ambientale.  SARAH BRIGHTMAN

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