Visualizzazione post con etichetta Classica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Classica. Mostra tutti i post

martedì 14 maggio 2013

CECILIA BARTOLI "NORMA"

In collaborazione con Giovanni Antonini, Riccardo Minasi e Maurizio Biondi, Cecilia Bartoli ripristina il suono e lo spirito della Norma in una registrazione Decca di riferimento basata su fonti originali dell'opera. In una forma che è completa con lo squisito mix di colori vocali e strumentali. Sumi Jo, John Osborn e Michele Pertusi, grandi artisti che illuminano rispettivamente i ruoli di Adalgisa, nonchè Pollione, oltre che Oroveso. Usati strumenti d'epoca dal tempo del compositore, che sono portati alla vita dall' Orchestra La Scintilla e dal direttore Giovanni Antonini, che sostengono lo stile, e oltremodo si fondono con i timbri di un cast scelto con cura per ricreare le qualità vocali individuali dei ruoli dell'opera.Cecilia Bartoli nella Norma evoca lo stile e la maestria del leggendario soprano Giuditta Pasta, eroina originale dell'opera. La superstar italiana qui continua la sua missione per rivelare dettagli persi, sia di espressione che di varietà emozionale nella musica delle tradizioni in prestazioni successive. Norma, spesso raffigurata come una sacerdotessa sovrumana, emerge nelle prestazioni di Bartoli come una donna di carne e sangue, combattuto tra dovere e amore.  CECILIA BARTOLI
 

giovedì 11 aprile 2013

SARAH BRIGHTMAN "DREAMCHASER"

Quattro anni dopo il suo notevole "Sinfonia" e il piacevole prodotto "A Winter Symphony", l'Angelo della musica, a 52 anni, ritorna con il suo nuovo undicesimo album, realizzato interamente in studio, intitolato "Dreamchaser". Sarah Brightman lascia il pop per un determinato periodo di tempo e si concentra cosi, sul suo lato classico, che prevede, di accompagnare la sua strana missione spaziale, ed è forse la migliore Opera Crossover mai realizzato. Nel corso  dei vari anni, ha molto civettato con musica da discoteca, prodotti fantastici per ambiente neo-musica classica, la musica rock, e anche le canzoni remixate in pista da ballo. Ma ho pensato che potrebbe aver perso il suo percorso. Sì, è un buon album di cover, ma il materiale è perfettamente scelto. Apertura con la splendida "Angel", registrato originariamente da Jerry Burns e co-scritta con Sally Herbert (violinista con "anni '90 della band Banderas), questo il tono dell'album, che rende perfettamente. Con la sua ansia e emozione, Sarah si eleva con la sua voce meravigliosamente in pieno supporto classico, mentre i battiti ambientali sembrano avvolgerci. Sarah Brightman canta il male, la canzone si basa in tutto il suo ambiente, sinfonica, la musica riesce ad aggiungere drammaticità e bellezza senza distruggere i testi. Bella "Ave Maria", scritto da Sally Herbert, e l'album del produttore Mike Hedges. Semplici momenti, che contribuiscono a dare all'album la sua luce e la sua ombra, non c'è dubbio che la fine di questo fantastico album sarà la colonna sonora per il suo imminente viaggio spaziale, la combinazione perfetta di musica pop e  ambientale.  SARAH BRIGHTMAN