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domenica 30 agosto 2020

ERIC ANDERSEN "WOODSTOCK UNDER THE STARS"

Eric Andersen è un cantautore statunitense. È considerato uno dei più importanti cantautori folk americani degli anni '60 e anni '70, ispiratore di quella corrente "intimista" che tanta diffusione avrà nel decennio successivo.Le letture delle opere dei poeti della Beat Generation lo portano presto a girare per gli Stati Uniti, venne scoperto da Tom Paxton nei primi anni sessanta nella zona del Greenwich Village a New York.Debuttò al festival Gerdes Folk City, poi partecipò al Newport Folk Festival. La sua musica era un amalgama di folk con elementi blues con testi più poetici che di protesta e cantati con la sua caratteristica voce da tenore.Esordisce con un proprio album ancora acerbo nel 1965 "Today Is The Highway" per la Vanguard.L'anno seguente si fece apprezzare per l'album 'Bout Changes Things con brani come Thirsty Boots, dedicata a Phil Ochs e portata successivamente al successo da Judy Collins, Violets of Dawn, I Shall Go Unbounded, fece anche un'apparizione nel film "Space" di Andy Warhol. Il disco dell'anno successivo 'Bout Changes 'n' Things Take 2, in cui partecipa in alcuni brani la moglie e cantautrice Debbie Green, si ispirò alla svolta elettrica di Bob Dylan. Nel 1968 l'album More Hits from Tin Can Alley prodotto da Al Gorgoni aggiunse elementi jazz e rock. Passò alla Warner con la quale pubblicò Avalanche nel 1969, disco folk e l'eponimo del 1970, più vicino al country rock.Partecipò al Festival Express svoltosi nel 1970 in Canada dove apparve nel successivo documentario.Nel 1972 ottenne i più importanti successi di vendite con l'album Blue River pubblicato dalla Columbia dove aggiunse alla sua musica elementi country e rock e a cui partecipò la cantante Joni Mitchell. Nel 1975 aprì due concerti per Bob Dylan.Schivo e lontano dal mondo mainstream, tratto comune di molti cantautori del periodo, per molti anni scomparve dalla scene, negli anni 80 si trasferì ad Oslo in Norvegia continuando a fare concerti sporadici in piccoli locali. Nel 1988 ritornò sulle scene con l'album Ghosts Upon the Road composto da proprie canzoni, accolto favorevolmente dalla critica ma meno dal pubblico .Pubblicò nei primi anni novanta tre album con Rick Danko e Jonas Fjeld. Negli ultimi anni ha proseguito con la pubblicazione di nuovi dischi, You Can't Relive The Past con la partecipazione di Townes Van Zandt, The Street Was Always There e Waves composti da brani originali e cover.Nel 2009 è apparsa una sua composizione sul libro raccolta Naked Lunch @ 50: Anniversary Essays in occasione del 50º anniversario dell'uscita del Pasto nudo di William S. Burroughs.Nell'aprile 2011 esce per la Meyer Records un disco live, The Cologne Concert, concerto registrato il 25 marzo 2010 al Teatro Der Keller di Colonia[8], dove Eric Andersen è accompagnato dalla moglie Inge alla voce e dal violinista italiano Michele Gazich. L'album include due nuove composizioni Dance of Love and Death e Sinking Deeper into You. ERIC ANDERSEN



giovedì 30 luglio 2020

LUCINDA WILLIAMS "GOOD SOULS BETTER ANGELS"

Good Souls Better Angels è un album in studio del 2020 della cantautrice americana Lucinda Williams, pubblicato su Thirty Tigers. Annunciato a febbraio per una versione del 24 aprile, è stato preceduto dal brano "Man Without a Soul", una critica di Donald Trump. Ha ricevuto recensioni positive da parte della critica.Good Souls Better Angels è stato accolto con recensioni positive da parte della critica notate all'aggregatore di recensioni Metacritic. Questa versione ha ottenuto un punteggio medio ponderato di 84 su 100, basato su 17 recensioni. AnyDecentMusic? riassume il consenso critico come 8.1 su 10, con 18 recensioni. Jon Breen di The Irish Times ha dato il rilascio di cinque stelle su cinque, scrivendo che "pugno" con una vendetta oscura, quasi biblica ma anche, soprattutto, bilancia il vetriolo con conforto, il fuoco dell'inferno con una mano nel bisogno" e lodando la sua timely lyrics. In American Songwriter, Hal Horowitz ha rilasciato la versione 4.5 su cinque stelle, scrivendo che è probabilmente il suo album più intenso, terminando la sua recensione: "Entro la fine dell'ora, sarai spazzato via. Questo è devastante nella tua faccia, non prendere presentazioni di prigionieri da Williams e dalla sua band che lasceranno gli ascoltatori più seri in frantumi e forse tremanti. Pochi album si collegano con questa furia emotiva molto pura, figuriamoci con quelli degli artisti fino ai 60 anni. Dan Nailen degli Inlander scrive che questo album ha i testi più diretti di Williams ma soffre di diverse canzoni che hanno lo stesso tempo. LUCINDA WILLIAMS




domenica 21 aprile 2013

GIULIANO CLERICO "LA DIVA DEL CINEMINO"

Giuliano Clerico, già noto alla ribalta, cantautore indipendente, nasce a Pescara il 31 Gennaio del 1977. Comincia ad appassionarsi di musica a tredici anni ascoltando i Beatles. A 16 anni inizia a suonare la chitarra conoscendo ed apprezzando il jazz, il blues ed in particolare la bossa nova. Suona in varie formazioni pop-rock ed essendo molto curioso, sperimenta altri stili, alla ricerca di un sound personale. Nel 2003 inizia a scrivere e a proporre pezzi propri. Dopo il suo secondo album "Il Costruttore Di Meccaniche Sognanti", ha da poco pubblicato il terzo disco: “La Diva Del Cinemino”, un avventura in cui è accompagnato da Luca Marinacci, Alex Secone e Claudio Bollini. Album che è stato registrato tra l'ottobre 2011 e il giugno 2012, al Bluefactory di Bucchianico e al Noiselab di Giulianova. Rimanendo ben saldo su coordinate folk/rock'n'roll, si compone di dieci piacevoli brani. Un album che diverte utilizzando varie formule, a metà tra Rino Gaetano e Dente. GIULIANO CLERICO