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sabato 31 ottobre 2020

JOE BONAMASSA "ROYAL TEA"

Joe Bonamassa è un chitarrista e cantautore statunitense. Chitarrista esordiente negli anni 2000, dotato di una notevole tecnica, pulizia del suono e professionalità in studio, è rapidamente diventato uno fra i più apprezzati chitarristi del contemporaneo panorama musicale blues/rock.Joe Bonamassa è apparso più volte sulla copertina di quasi tutte le riviste di chitarra. Il suo nome è noto tra i chitarristi non solo per essere un virtuoso, ma anche per la sua incredibile collezione di chitarre vintage, attrezzi e cimeli.Si è scoperto essere un vero prodigio della chitarra prima di essere un adolescente. È apparso nei notiziari locali e ha suonato in gruppi professionali durante la scuola con membri tre volte la sua età. Ha iniziato ad aprire per B.B. King.Il nuovo atteso album di inediti di Joe Bonamassa, "Royal Tea" è finalmente arrivato!Il video e singolo  “Why Does It Take So Long To Say Goodbye” è un ballad con inserti di rock, blues e psichedelica anni 70… e certamente l’influenza del British sound è molto presente già dal titolo di questo album.Nella realizzazione di questo nuovo esaltante lavoro Bonamassa si è ispirato alla scena blues britannica. Ispirato da grandi musicisti quali Jeff Beck, John Mayall, Eric Clapton, and Cream, l’album è stato registrato presso i leggendari Abbey Road Studios ed è stato scritto insieme a Bernie Marsden (Whitesnake), Pete Brown (Cream) e al pianista Jools Holland. JOE BONAMASSA 

mercoledì 16 ottobre 2019

KHRUANGBIN "HASTA EL CIELO"

Khruangbin è un trio musicale americano di Houston, in Texas, con Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. alla batteria. La band è nota per la fusione di influenze musicali globali, soul classico e psichedelica.Khruangbin è una parola thailandese che significa letteralmente “motore aereo”, fondendo così l’amore per la Thailandia con quello per la musica. Il loro sound è una miscela di funk tailandese anni ’60, di rock persiano anni ’70, di sinfonie algerine anni 80’, con un tocco di disco,che nella chitarra di Mark Speer diventa superlativa. La musica dei Khruangbin e capace di trasportarci in un sognante viaggio tra suoni che ricordano l’amata Thailandia,con ritmi più accesi e danzanti,che danno davvero la misura della qualità della proposta di questi tre esploratori musicali.
Presentano “Hasta el cielo”, gloriosa versione dub del loro secondo album “Con todo el mundo”,dove creano la sensazione che il tempo si fermi. KHRUANGBIN



mercoledì 17 aprile 2013

SOLAR BEARS "SUPERMIGRATION"

A tre anni dal debutto con "She Was Coloured In", tornano i Solar Bears. Duo di stampo irlandese formato dai fondatori della band, John Kowalski e Rian Trench, pubblicando di fatto il nuovissimo album, "Supermigration", per la Planet Mu Records. L’album vede la partecipazione di Sarah P. dei Keep Shelly, In Athens e dell’ex-collaboratrice dei noti Air, Beth Hirsch. Scavano nei beni culturali e musicali provenienti da decenni passati, e li usano in particolare, come componenti freschi, senza poi mai cadere. Ma c'è qualcosa, come per i valori di produzione superiori e i giri romantici di melodia, che rendono questa loro musica, molta adatta per il grande schermo (vedi il cortometraggio, del regista Michael Robinson, nel film "The Creator"). Supermigration, è un disco che comprende ben tredici nuovi brani, più scuro e più psichedelica rispetto all'ultimo LP, ma anche più conciso, dal post rock all'hip-hop e lounge, e alla musica d'ambiente ed elettrica. Si tratta di una vera eccitante idea, dove hanno sposato i suoni in un modo quasi perfetto. Degli artisti estremamente sensibili, hanno la propria lingua, ragione e colore, un incredibilmente presente, che sembra aprirsi davanti ai loro occhi, al di là del processo dell'album, e stà diventando sempre più simile a una pura immaginazione e sogno.

giovedì 14 febbraio 2013

THE BAMBOOS "MEDICINE MAN"

Per i The Bamboos è il quinto album in studio è si presenta come una rivelazione, lungimirante, con ospiti tra cui Aloe Blacc, Daniel Merriweather e la gran voce di Megan Washington a fianco del potente e squassante cantante Kylie Auldist. Questo splendido LP segna un altro colpo di scena in Australia per una condivisione magistralmente blues, pop, soul e psichedelia, influenzato da nuove idee e interpretazioni stellari, che hanno cosi forgiato un multistrato suono più che pop, che si possono veramente chiamare propri. Una band nata nel 2001, inizialmente ispirata al crudo folk strumentale, ma in quattro album, la loro evoluzione nel suono e stile ha sempre confusi e hanno superato le aspettative, tirando il tappeto da sotto i piedi di coloro che amano catalogare. Il suono dei Bamboos magistralmente unisce una serie di influenze sopra citate, tutte combinati con un insieme perfettamente equilibrato di cantanti. Tutto questo dimostra che il Bamboos sono molto di più che una grande funk band, sono una grande band. Un Album che è uscito l'anno scorso, che non conoscevo, come il gruppo, ma una volta scovati ne sono rimasto affascinato. Musica davvero seducente. THE BAMBOOS