giovedì 28 maggio 2020

NAAMA GHEBER "DEARLY BELOVED"

Concependo il suo album di debutto, la cantante Naama Gheber ha evocato l'ispirazione di una vita intima sul palco di New York. Tra le tende rosse affusolate, i piani delle barre in acero, i lacci e i pennelli, l'artista nata a Beva Sheva ha esplorato ogni notte selezioni dal canone degli standard americani con i suoi colleghi artisti - musica che sarebbe diventata il fulcro di Dearly Beloved. Man mano che le tracce si materializzavano una ad una, osservò emergere un tema lirico, che presenta trionfi, sfide e infine cambiamenti all'interno della condizione umana riflessa nelle relazioni con gli altri.Fin dall'inizio, Gheber ha cercato di interpretare il repertorio dell'album in un modo unico e avvincente, nonostante la cronologia delle registrazioni di ogni brano. Si sedette al piano con pile di grafici scritti a mano e si rivolse ai suoi compagni di trio per input. Le 12 tracce risultanti e le due singole uscite mettono in luce la voce rigogliosa, a volte eterea di Gheber, che sperimenta concetti armonici, ritmi diversi e modulazione metrica in mezzo a contributi risonanti del pianista Ray Gallon - che ha contribuito agli arrangiamenti di Dearly Beloved - il bassista David Wong, il batterista Aaron Kimmel e ospite speciale, maestro vibrafono Steve Nelson. NAAMA GHEBER

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