I fan di Bryan Ferry sappiamo che mentre è spesso considerato legato e accostato ai Roxy Music, nessuno immagina, che ha anche avuto una predilezione per il passato.Egli ha anche cantato Cole Porter e molto altro ancora.Ora arriva l'età del Jazz, per i quali egli ha riversata alcune delle sue composizioni, eseguite dall'Orchestra Bryan Ferry in stile anni 20, per celebrare il 40° anniversario della sua incredibile carriera sia come artista solista che come fondatore dei Roxy Music.Il Jazz associato a certi stili, ad un'epoca di benessere, della memoria della Grande Guerra.Bryan Ferry ha deciso di guardare indietro a questo periodo, registrando le canzoni in versione strumentale. “Molta della musica che ascolto oggi giorno è strumentale," spiega "e volevo che le mie canzoni avessero una vita alternativa, una vita senza le parole.” ‘The Jazz Age’ è una raccolta contagiosa di brani senza tempo, che
risvegliano lo spirito degli Louis Armstrong's Hot Seven, dei
Wolverines di Bix Beiderbecke e dell’Original Dixieland Jazz Band.Un carismatico cantante con una voce sensuale rilascia un album strumentale che suona come un novantenne. La scaletta comprende brani arcinoti del suo repertorio come Do the Strand, Don’t Stop the Dance, Avalon e Slave to Love.Ascoltando i brani non si fatica a riconscerli e si apprezza lo stile caratteristico di un’epoca in cui il jazz stava ancora maturando.
BRYAN FERRY
Nessun commento:
Posta un commento