Un sorprendente e delizioso risultato, uno dei migliori album del 2012. Il patrimonio Blues della Heritage Blues Orchestra, sguaina la piena potenzialità dell'arsenale Blues e ha il sapore e i sistemi di ritenuta per offrire un ricco album di vera dinamicità, finezza e intelligenza.Un loro modo di pensare il blues e suonarlo con tutta una serie di sotto generi, elettrico, vangelizzato, con armonia dei canti, spirituals, gospel e il blues afro-americano del sud, da sembrare una continuità della musica Afroamericana. Il suono e il modo in cui la sezione trombe esce ed entra di questo album è niente meno che di sorprendente. Un successo spettacolare, per un brillante album dall'inizio alla fine, che mi sembra la più riuscita sessione di blues che ho sentito negli anni. Riflette i suoni della Black Music sin dall'inizio, con un inezione di un cosidetto "Vangelo Elettrico". Solo dei veterani come la bravissima vocalist Chaney Sims, Bill Sims
Jr.alla voce ed alla chitarra elettrica ed acustica, Junior Mack alla
voce, chitarra elettrica slide e dobro, Vincent Bucher all’armonica,
Kenny “Beedy Eyes” Smith alla batteria e percussioni, Matthew Skoller e
Bruno Wilhelm al sassofono tenore (che ha curato proprio i riuscitissimi
arrangiamenti della sezione fiati, composta da Kenny Rampton, Steve
Wiseman e Clark Gayton), potevano prodursi in un esperienza così
tecnicamente elevata. I brani che appaiono sono presentati attraverso un moderno blues ma rispettoso delle radici.12 brani di Blues assolutamente convincenti. Questi elementi confermano quello che si può definisce un grande album, e lo posso consigliare vivamente a tutti. HERITAGE BLUES ORCHESTRA
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