A tre anni di distanza da "Little Moon", è uscito "Walking in the green corn", il nuovo album di Grant Lee Phillips, uno degli autori più amati dagli LSD. E'sempre stato costretto dalla musica tradizionale, con una folk moderno, racconta la consapevolezza della propria storia dei Nativi Americani insegnando a come guardare alla storia, chiedere domande e di cercare spesso sepolte risposte. Si tratta di un meticoloso e misurato album da solista, chitarra acustica e voce, offrendo una serie di semplici ma fine melodie. L'armonizzazione delle vocals, qui sono il principale accompagnamento supplementare, legato a questo mondo. In molti modi questo parallelo chitarra e voce è antiquata, ma vincente, tra i migliori. Dal punto di vista dei testi, sono disegnate per l'uso dell'allegoria, che esiste in storie indigene, una metaforica associazione di animali e forze elementari per garantire il rispetto per il mondo naturale.Nel 1995 Phillips è stato eletto cantante dell'Anno da Rolling Stone. Grant-Lee Phillips ha 20 anni di esperienza, ha avuto una carriera con una banda ben rispettate le radici (Grant Lee Buffalo), e lui ha continuato la sua nicchia successo come un solo atto. Dei sette album usciti a nome proprio, "Walking in the green corn" è forse il più intimo, il più simile a una performance solista dal palco di un folk club. GRANT LEE PHILLIPS
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